Intonaci in calce

Gli intonaci realizzati con queste calci sono la migliore protezione dagli agenti atmosferici (acqua, muschi, escursioni termiche, rumori) e dagli agenti interni (efflorescenze saline, umidità, ecc.).
L’elevata alcalinità determina le potenti qualità disinfettanti, antibatteriche e antimuffa.
Traspirante, ad alta inerzia termica, la calce è un materiale dalle ottime caratteristiche bioecologiche ed estetiche che ne fanno la migliore componente per le malte e le successive pitturazioni.
In alcuni intonachini vi è l’aggiunta di uova, latte, ed olii vegetali formando così la reazione del caseinato di calcio, rendendo il supporto ancora più resistente e di grande pregio.

La cottura di queste calci avviene in forni alimentati a legna, a gpl o con energie alternative, costruiti con pietre e mattoni refrattari con una temperatura di cottura non superiore ai 900° C, evitando così la clinkerizzazione del prodotto.
La calce aerea (grassello di calce) inoltre, viene stagionata in buca per un periodo minimo che va dai 6 ai 24 mesi.

Fortunatamente, oggi, si fa sempre più strada la consapevolezza che le prerogative e la qualità della calce debbano essere rivalutate: non solo negli interventi di restauro, dove è necessario un uso corretto e coerente dei materiali simili agli originali, ma anche e soprattutto nell’edilizia tradizionale, in bio-architettura, dove i materiali moderni hanno definitivamente mostrato i loro limiti.

Calce Idraulica (HL) o Calce Idraulica Naturale (NHL)?
Negli ultimi anni i significati dei termini utilizzati per designare i leganti idraulici e nello specifico le calci idrauliche hanno subito importanti variazioni.
Ciò ha determinato notevole confusione e disorientamento da parte degli utilizzatori della calce.

In base alla norma UNI EN 459-1:2010, ciò che commercialmente viene indicato come Calce Idraulica (sigla HL, Hydraulic Lime) non viene prodotto per cottura di marne o miscele di calcare ed argilla ma è ottenuto, di fatto, miscelando cemento Portland con un buon tenore di filler (materiale inerte macinato finemente, generalmente di tipo calcareo) e piccole quantità di additivi aeranti.

Dunque, le calci idrauliche denominate HL, in definitiva, sono il più delle volte semplicemente dei cementi di scarsa resistenza, con potenziali effetti negativi sulla durabilità degli interventi di restauro (pericolo di formazione di ettringite e thaumasite, elevato contenuto di sali idrosolubili).

I prodotti ottenuti con la cottura di marne naturali oppure di mescolanze omogenee di pietre calcaree e di materie argillose sono indicati come Calci Idrauliche Naturali.
Le Calci Idrauliche Naturali vengono contraddistinte con la sigla NHL (Natural Hydraulic Limes) in quanto, non sono modificate e idraulicizzate con l’aggiunta di materiali pozzolanici o idraulici (clinker, cemento, ceneri ecc).
La normativa prevede un’ulteriore distinzione, basata sulla resistenza meccanica a 28 gg.
Tale distinzione si traduce nella definizione di tre classi: NHL 2, NHL 3,5 e NHL 5.

Calce Aerea

La calce aerea, così chiamata perchè indurisce per assorbimento dell’anidride carbonica dall’aria, è il prodotto della cottura di calcari più puri, rocce ad alto contenuto di carbonati di calcio.
Nell’ambito specifico delle calci da costruzione, con calce aerea si indicano due prodotti:
• la calce ‘viva’, costituita prevalentemente da ossido di calcio;
• la calce ‘idrata’ o ‘spenta’ costituita prevalentemente da idrossido di calcio.

Dalla cottura dei calcari che contengono anche carbonato di magnesio si ottiene ancora ‘calce viva’ e successivamente ‘calce idrata’, che conterrà insieme all’ossido/idrossido di calcio, l’ossido e l’idrossido di magnesio.

I termini di calce viva e calce spenta si usano, pertanto, indipendentemente dal contenuto o meno di magnesio, ma quando si vuole specificare la presenza del solo calcio, oppure del calcio e del magnesio insieme, si distinguono le ‘calci calciche’ (CL) e le ‘calci dolomitiche’ (DL).

La calce viva non è utilizzabile direttamente in edilizia e all’uscita del forni viene trasformata in calce idrata, facendola reagire con acqua (idratazione).
La calce idrata, impiegata per la realizzazione di malte, intonaci, finiture architettoniche ecc. è disponibile in polvere o in pasta.

La Calce Naturale (Calce Idraulica Naturale NHL 3,5 secondo la norma EN 459-1:2010) è prodotta per cottura di una marna calcarea in forni tradizionali a strati a 1100°C.

Successivamente, dopo lo spegnimento, la calce viene “stagionata” per un periodo di tempo prolungato, che ne assicura la completa idratazione e infine viene macinata e raffinata con separatori a vento.

L’analisi diffrattometrica rivela la presenza di silicato bicalcico e idrossido di calcio (calce libera) tipici delle calci idrauliche naturali. L’assenza di composti del clinker e l’elevato contenuto di calce libera determinano una presa lenta e graduale con un continuo accrescimento delle resistenze meccaniche nel corso dei mesi successivi alla posa.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Stato fisico Solido, in polvere: Colore Nocciola chiaro
Peso specifico: 2,5 ÷ 2,7 g/cm3
Massa vol. apparente: 0,65 ÷ 0,75 g/cm3
Rc 28 gg > 3,5 N/mm2
Rc 56 gg > 4,5 N/mm2
Tempo inizio presa: 5 ore
SO3 < 0,5 % Calce libera > 25%
Residuo 200 μm < 0.2 %
Residuo 90 μm < 7 %